Squadra speciale minestrina in brodo
roberto centazzo
tea
19 aprile 2016

tre ex poliziotti in pensione non abbandonano il lavoro e continuano ad indagare riferendo ai loro colleghi. Nome in codice kukident, Maalox e Semolino costituiscono la squadra speciale minestrina inbrodo. spinta da una mia amica che ama i gialli, ho scoperto Roberto Centazzo come scrittore. Il romanzo – il primo di una serie – è scritto bene e scorre velocemente, ma i personaggi non mi hanno proprio conquistato.
Eugenio Mignogna, ex sovrintendente alla Scientifica, Luc (per un errore di trascrizione anagrafica) Santoro, ex assistente capo all’Immigrazione,
Ferruccio Pammattone, ex sostituto commissario e vice dirigente alla Squadra mobile: hanno in comune un’amicizia dai tempi dell’arruolamento nel 1975 e il trovarsi senza far nulla dopo una vita di lavoro. Con tre caratteri diversi e particolari hanno in comune la voglia di non fermarsi.
il romanzo ha un’aria nostalgica e un lessico paeticolarmente curato, ma manca di quella suspence che piace a me. la storia si dipana lenta e senza scossoni fino alla fine. Buono per passare qualche ora. Sufficiente.

voto 3 su 5.

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