Siamo nel 2154. missione su un pianeta chiamato Pandora. Militari americani sono stati inviati per carpire i segreti della popolazione indigena AVATAR e per estrarre un raro minerale, che rappresenta la soluzione per la crisi energetica sulla Terra. Gli indigeni vivono sugli alberi, hanno occhi grandi e gialli e sono colorati di blu. Entriamo in questo mondo alieno attraverso gli occhi di Jake Sully, un ex Marine costretto a vivere sulla sedia a rotelle. Morto suo fratello gemello, scienziato di questa popolazione, è inviato su Pandora. Nonostante il suo corpo martoriato, Jake nel profondo è ancora un combattente. E’ stato reclutato per viaggiare anni luce sino a Pandora. L’atmosfera pandoriana è tossica, per questo è stato creato il Programma Avatar, in cui i “piloti” umani collegano le loro coscienze ad un avatar, un corpo organico controllato a distanza che può sopravvivere nell’atmosfera letale. Questi avatar sono degli ibridi geneticamente sviluppati dal DNA umano unito al DNA dei nativi di Pandora… i Na’vi. Rinato nel suo corpo di Avatar, Jake può camminare nuovamente. Gli viene affidata la missione di infiltrarsi tra i Na’vi che sono diventati l’ostacolo maggiore per l’estrazione del prezioso minerale. Ma una bellissima donna Na’vi, Neytiri, salva la vita a Jake, e questo cambia tutto. Il film era stato concepito da James Cameron, il regista Premio Oscar per “Titanic”, 15 anni fa, quando non esistevano ancora gli strumenti necessari per dare vita alla sua visione. Ora, dopo 4 anni di lavorazione, AVATAR , un film live action con una nuova generazione di effetti speciali, offre un’esperienza cinematografica a 360 gradi, assolutamente innovativa. Cameron ha portato infatti il cinema in un’altra era o se preferiamo in un’altra dimensione; grazie alla magia del 3d siamo catapultati all’interno del film stesso, viviamo all’interno del film, le stesse creature che vediamo le avvertiamo come entità reali e non come un qualcosa partorito da un computer, sembra quasi di poter respirare con loro l’aria del pianeta Pandora! Il tutto è accompagnato da una fluidità di immagini e da una definizione incredibili Ho visto Avatar in 3D. Come sono uscita dal cinema? Soddisfatta e felice. Devo dire che comunque Avatar ha una trama semplice e lineare. Un soldato occidentale vive tra gli indigeni di una tribù primitiva. Si innamora della nativa principessa, si divide tra la fedeltà alla sua vecchia civiltà e alla nuova che lo ha accolto, alla fine decide di stare con gli indigeni e combatte contro i suoi connazionali occidentali che vogliono distruggere la loro civiltà primordiale. Gli effetti speciali sono molto curati e con milioni di dettagli, musiche adeguate e colori fantastici. Direi geniale Cameron. Avatar è sicuramente imperdibile, soprattutto per gli amanti della fantascienza che per chi non è un appassioanto del genere; per due motivi fondamentali: la cura maniacale per i dettagli e il giusto bilanciamento tra scene d’azione e pause di riflessione. Ci sono dei momenti in cui lo spettatore è costretto a riflettere, fare una pausa tra un’azione e l’altra e rimanere a bocca aperta di fronte alle meraviglie del pianeta Pandora. I dettagli sono molto realistici. Si rimane colpiti dalla descrizione della biologia aliena del pianeta: veramente impressionante la carrellata di specie animali e vegetali descritte, come in un documentario. Su Pandora si vedono che tutte le creature condividono l’esapodia, la fotoluminescenza, la presenza di antenne, e spesso la presenza di due paia di occhi, di narici pettorali o nel collo. Il film dura molto ma non fa pesare lo spettatore. Anzi, si vorrebbe sapere di più dalla trama che spesso lascia volutamente qualche buco. Il cast è ottimo: una sempre brava Sigourney Weaver, un ottimo Sam Worthington e un fantastico Stephen Lang nei panni del cattivo generale.

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